Ieri il presidente francese Hollande si presentava in diretta video con questa faccia: un volto contratto e pieno di varie sfumature; dalla paura alla rabbia, impotenza, incredulità, imbarazzo.
"e adesso come, cosa gli dico ai miei cittadini?" questo pensavo io che pensasse in realtà (senza dirlo, naturalmente) Hollande. E poi, pensavo (ma non ci speravo, naturalmente) : e adesso i cittadini francesi, e magari non solo loro, chiederanno conto ai loro governatori.
non è religione: mica pretendono o sperano che, con questi attentati la gente si converta.
Anzi, semmai e purtroppo, come è frequentissimo (oltre che scontatissimo) vedere dappertutto, non solo la gente non si convertirà mai dall'attuale propria religione o peggio dall'ateismo o laicità al musulmanesimo, ma: anche chi era "per disgrazia" cattolico (ovvero: pseudo cattolico), tende ad "allontanarsi dalla propria pseudo-religiosità"(ovvero: essere cattolici di facciata, senza sapere cosa sia, ecc)
Perché hanno attaccato la Francia, e non Italia o altri Paesi? Perché, non è religione, ma reazione: agli attacchi francesi; e non solo. Questi, come quelli di altri Paesi, che fanno "missioni di pace o umanitarie", usano come "scusa per il consenso popolare" motivazioni con origine le religioni. Questa cosa, spregevole quanto meschina, in verità è stata usata sempre; dai "poteri laici", per poter dare delle motivazioni forti alla gente, che doveva andare a combattere e morire, oltre che il consenso stesso ad una guerra: indipendentemente dal dover combatterla in prima persona o no.
Genitori che sono costretti a spiegare ai figli piccolissimi questi fatti efferati, che, cercandolo di farlo con le dovute cautele per lo sviluppo emotivo dei piccoli, ecc, cosa fanno? Spiegano: "lo fanno per un loro dio, per religione". Poveri bambini, come cresceranno. I genitori, adulti, e che dovrebbero capire, insegnano ai piccoli, anche in modo indiretto, che la religione, le religioni, sono cose sbagliate. Eccerto. Non la politica, vera responsabile anche di questi fatti, ma la religione!
Cresciamoli senza valori. Oppure con quelli del capitalismo. Non con quelli religiosi. In fondo, cosa dicono i valori religiosi? Secondo me predicono il rispetto, la tolleranza, la non violenza, la vita come primo bene universale e altro.
bambino morto fotografato, altri 7 pochi giorni fa non fotografati. Reazioni diverse. Viviamo galleggiando sulle onde: create dai media; fatte apposta per orientare; cavalcate-ingigantite dalla gente; ... . uomini a metà.
"siamo tutti francesi". L'altra volta, l'attentato scorso, sempre in Francia, era: "Je suis Charlie". Io non ero Charlie. http://uvecchiu.blogspot.it/2015/01/io-no-suis-charlie.html
Poi ci fu un alto attentato il 26-06-2015, sempre in Francia, oltre che a Sousse in Tunisia e a kuwait City
Guerre
Poco tempo fa c'è stata un'altra guerra "continentale": la questione economica Grecia. Nemmeno in quella occasione ne parlai. In quella occasione: tutti spettatori. I greci lasciati soli contro la UE.
... In Italia poi ci sono le guerre tra i clan politici per il potere sul Bel Paese. E altre guerre, sempre, fisse.
Una visione globale? Niente eh? Troppa fatica. E già. Uomini a metà.
palinsesti TV, scalette dei programmi radio, articoli dei giornali, tutto stravolto.
Abbattiamo gli estremisti: Salvini; LegaNord.
Voci Autoritarie per le masse: non ce ne sono. Ci sono, ma non si vedono ("vedere" per voci. Così è l'espressione giusta per questo caso).
Non è indignazione per la morte di innocenti ma per la morte ... per la guerra in casa nostra
La reazione per queste stragi, giusta, umana quanto mai, non è empatia per le vittime quanto "paura per il mio giardino": orrori che accadono, non più in posti lontani (sempre sul pianeta terra eh) ma "a casa nostra".
Mi viene la nausea per l'ipocrisia di massa. La sopporto pensando al fatto che questa sia indotta dai Media criminali-populisti e non la vera essenza delle persone. (L'importanza di buoni Media...)
Detto in altro modo (che si presterà facilmente a facili fraintendimenti): non provo differenza tra gli attentati a Parigi e i giornalieri in varie, molte zone nel mondo! La differenza è che: in tutti gli altri luoghi, le genti sono abituati, è un modo di vivere, quello, costamene in paura di morire, fisso, quotidiano. Le persone di Parigi, invece, non pensavano mai una cosa del genere (anche se in realtà, per via dei fatti precedenti, lo avevano messo in conto, "un conto remoto", ma c'era)
Reazioni forti e universali per questa tragedia. Giuste. Se non fosse che, queste tragedie (e ancora peggiori) avvengono ogni giorno, in tutto il mondo. Il mondo è uno, non due mondi, o tre, 4, 5. Viviamo, tutti, in un solo, unico, pianeta. Con queste reazioni agli attentati nel "mondo civile", e nessuna o invisibili per quello..."incivile?" sembriamo: uomini a metà.
Stravolgere palinsesti, eventi e quant'altro, per questo evento, è, in buona sostanza: un insulto al rispetto delle vite ..."degli altri mondi". Vittime umane, come quelle di Parigi, esattamente uguali, niente di meno; anzi, semmai forse: di più avrebbero queste altre (visto dove e come hanno vissuto.-.-.fino alla loro fine).
religione
bombardamenti sui civili - reazione agli attentati su civili - i profughi, quelli che arrivano fino alle porte dell'Europa, sono esattamente persone come i parigini del 13 novembre 2015. Solo che, queste altre persone, queste e peggiori tragedie le vivono quotidianamente, da anni, e che, quindi, cercano un nuovo posto, possibilmente migliore, in cui vivere.
G20, in Turchia. 13/11/2015 attentato _ 15/11/2015 G20
"Un attacco contro l'intera umanità" dice Renzi. E perché, il resto del mondo da sempre in guerra, non è, non fa parte dell'umanità? no eh? ... Non ci sono parole...per replicare alle affermazioni di questi, capi di Governi, rappresentanti di interi Paesi. Questo uomo da "affermazioni ad effetto twitteri" (Renzi Matteo) non ne dice una che sia piena di buon senso.
http://it.euronews.com/2015/11/17/g20-messico-servono-politiche-coordinate-e-maggiore-inclusione/
Negli stessi giorni si discute in tuta Europa sul problema profughi (quelli appena citati). Se aprire o chiudere frontiere, quote di persone da accogliere in ciascun Paese, costi per tutto questo ecc.
il 13 gli attentati, 15 si è aperto il G20 in Turchia. Perché attaccare proprio poco prima del G20? Non sarà che, questi volessero farci arrivare un loro messaggio, tipo: "ci ribelliamo ai vostri capi (i nostri politici) che, anche in riunioni come i G20, o Gxx, si accordano su come 'spartirsi le nuove terre da colonizzare"? Naturalmente ho sintetizzato molto con l'esempio. Questi ribelli di queste terre non hanno Media che arrivano in tutte le case e quei Media che lo fanno, invece, portano i messaggi che i potenti nostri vogliono far passare. Naturalmente non dico che sia così. Dico solo che potrebbe essere. Di certo non credo, nel modo più assoluto, che i terroristi vogliano farci convertire: nemmeno il più stupido dei "terroristi aspiranti evangelizzatori" lo penserebbe o spererebbe.
Perché, poi, uccidere innocenti cittadini e non attaccare basi militari, sedi governative ecc? Perché magari pensano, giustamente, che siamo noi cittadini i primi responsabili. Siamo noi che diamo tutti i poteri ai nostri potenti. E quindi dovremmo noi aprire gli occhi, riflettere su cosa stanno combinando in quei Paesi lontani, fuori dalla civilizzazione, quegli stessi dove milioni di persone (umane come le vittime parigine) muoiono nell'indifferenza generale.
http://it.euronews.com/2015/11/15/turchia-manifestazioni-anti-g20/
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Alla fine, analizzando solo i due macro argomenti, che contengono varie diramazioni, cioè religione e politica: tutto questo, unito ad altre dinamiche, è un grosso colpo alla religione, che vede vincente la politica. Eppure, nessuna religione predica niente di tutto questo. Al contrario: uccisioni, complotti, trame, traffici di ogni genere compreso traffici di uomini e peggio ancora di "pezzi di uomini" (di organi umani), menzogne, e molto altro, sono figlie della politica; non dico dell'ateismo in generale, ma di certo non lo sono delle religioni. Che poi i fatti vengono raccontati in modo distorto, che ci vengano invischiate le religioni, è un'altra questione. Questione che deriva sempre dalla politica & sue derivate.
Che gli attentatori mentre uccidono innocenti gridino "Allahu akbar " (cioè: Dio è il più Grande) è un'altra cosa. E' quasi come "un intercalare"; magari queste singole persone, distorte nei ragionamenti, pensino pure di "fare la volontà di un Dio", ma non è così. Non cadiamo pure noi, che saremmo noi liberi, nelle distorsioni illogiche. Apriamo gli occhi. Se non lo facciamo in queste occasioni, quando mai lo faremo?
Saranno indottrinati, usando Allah e un distorto islamismo, per combattere il modo di vivere occidentale: troppo libertario e "democratico". In questo, penso, crederanno più convinti i giovani terroristi. Ed in un certo senso hanno ragione su questo (non ad uccidere eh? si sa mai...come si interpreterà questo articolo tutto, specialmente questa parte). Di Democrazia, vera, non ne vedo nel nostro bello occidente. Il capitalismo o il fanatismo, la troppa libertà, anche di essere criminale o la repressione? Cosa è meglio o peggio? Per me, ci vorrebbe "una via di mezzo", un sistema nuovo. Magari simile alla Democrazia occidentale, ma vera, e non questa che è subdola, creata già per essere evasa. e non mi dilungo oltre su questo.
"Non ci faranno cambiare i nostri comportamenti; di libertà" Lo "slogan" che ripetono a raffica moltissimi "opinionisti autorevoli". Non credo proprio che sia esattamente questa l'intenzione di questi terroristi.
religione:
Le armi vengono dall'occidente, fosse per quelle genti, si farebbero le guerre con le pietre. Persino l'addestramento a fare guerra (che non è un gioco, se vuole essere un minimo efficiente) viene dato dall'occidente. Le informazioni del tutto che abbiamo noi vengono dall'occidente. Fino anche gli attentatori, che per la maggior parte sono nati in occidente. E poi, questo occidente: con tanti Paesi "disastrati", in molti sensi, compreso dittature, torture, guerre sie interne che tra Paesi, fa interventi "umanitari". o portatori di democrazia solo in alcuni e in altri no? In quali Paesi interviene l'occidente? "Stranamente" mette le mani nei Paesi, "arretrati" che hanno risorse da "depredare", da spartirsi: tra alcuni Paesi occidentali, Francia in primis. Oltre a questo, già grave di per sé, c'è un altro fattore: non si mettono d'accordo questi Paesi occidentali "umanitari". Si fanno la guerra questi, guerra politica, in chiaro e nascosta, per il petrolio, per esempio. Eccolo, questo è il vero "dio" causa di tutto questo, compreso gli attentati in occidente.
Aziende
Questi micro gruppi di persone, come quello degli attentati a Parigi, sì, si dicono "islamisti", dicono di agire nel nome di Allah, ma non sono l'intero Islam, anzi, NON sono l'islam; che, ribadiamo: seppur sia un sistema repressivo non predica le stragi, di innocenti poi...anche se, in una estremizzazione, anche chi da "innocente" non agisce contro i colpevoli è almeno complice di questi. ... Insomma, come dire: una azienda nel sistema capitalistico evade le tasse, truffa, commissiona omicidi e magari altro e, tutto il sistema capitalistico venga dichiarato criminale (lo sarà comunque?). La stessa cosa sono i ragionamenti di massa derivanti da queste tragedie.
Media: abbiamo la cronaca dei fatti, dataci da quelli "della nostra parte", e non solo questa: abbiamo anche "il pensiero e gli intenti dei terroristi", dateci sempre dagli stessi di cui sopra. Ma, sarà tutto rispondente alla vera verità, totale e non parziale, non distorta e/o piegata verso una certa direzione? Che non copra e nasconda alcune parti: sia degli uni che degli altri? Ricordo la famosa storia della propaganda americana ai tempi delle stragi degli indiani d'America, quella degli scalpi, che, la versione che conosceva l'opinione pubblica, per sostenere e non magari addirittura contrastare l'esercito americano, era esattamente l'opposto della realtà. Solo molti decenni dopo la vera storia è divenuta di dominio pubblico. Importante sarebbe, oggi che dovremmo ormai conoscere le dinamiche, sempre uguali seppur in tempi e situazioni diverse,
Laicità (ha detto Hollande, riguardo il sistema francese contro quello islamistico)
"La vita deve riprendere come prima: con le feste, uscendo di casa ecc" Giusto. Ma magari meglio di prima, no? Con più consapevolezza , da parte di tutti, delle cose. E non solamente andarsi a divertire...mentre alcuni sciacalli fanno il bello e il cattivo tempo....su intere popolazioni....lontane, da terzo mondo.
Indipendentemente dal fatto se era o no l'intento degli attentatori, o della regia occulta degli attentatori, dovremmo noi aprire gli occhi e chiedere chiarimenti e trasparenza su tutto quanto accade nel mondo, e che dipende, "indirettamente" anche da noi per primo, che diamo poteri enormi ai nostri "capi"(i politici). Perché, come questi attentati dimostrano, sono cose che ci riguardano direttamente, che, prima o poi, in un modo o nell'altro ci tocca da vicino, molto vicino, perfino nella nostra vita: se rimanerci in questa vita o morire, così all'improvviso, mentre magari ci stiamo divertendo, rilassando. "Prevenire è meglio che curare"; specialmente là dove un cura non ci potrà essere: la morte per uccisione.
Tutto questo sono due considerazioni che derivano da ogni attentato in occidente; scritto male, sono solo alcuni pezzi di un mosaico che è ben più grande. E' scritto male e non "sistemato in modo che sia il più agevole possibile per il lettore". Non dà nemmeno soluzioni. Però, se i confronti nascessero già con questi prerequisiti sicuramente sarebbero proficui. Tutto quello che sento in giro, nei Media, tranne rari casi, sono solo ... . Molto altro e ben sviluppato ci sarebbe da dire ancora. Chi legge e ci capisce qualcosa bene, se non fa niente. Tanto già so che questo è solo un mio "sfogo", uno spreco di energie e tempo, più che qualsiasi altra cosa. Le opinioni ce le forniscono, in tutte le salse e i mezzi, "statisti" come...i soliti; che li cito a fare?
Ma lo pubblico lo stesso così. Per due motivi: il primo, è che sono esausto io, per vari motivi, non ultimo la mia "giornaliera guerra privata; compreso il potermi collegare in internet, non avendo io una connessione e, "predicando bene e praticando male" devo "rubarla" un po' di connessione. Ma lo faccio non per divertirmi, ma per queste cose qua, questo insieme di pensieri, che non parlano di me, ma della società in cui vivo. Diciamo che, la connessione me la dovrebbe dare lo Stato italiano, lo stesso di cui mi occupo con questa. Anche se, dovendo sprecare grossa parte di energie solo per entrare qui... . Il secondo è per lo stile di comunicazione, del "tutto bello pronto e servito; facile". Credo che ognuno dovrebbe impegnarsi almeno un po'. In questo caso, ad esempio: non guardare il "non fatto": aggiustamento sintattico, filo consequenziale ecc. ma "prendere, senza lamentarsi e nemmeno ringraziare, quello che c'è e integrarlo a quello che già si aveva prima". So che tutto questo mi scredita, se mai ne avessi prima, e che sarebbe meglio non pubblicare questo "intreccio sparpagliato di nozioni", ma non mi interessa, e di meglio, in questo momento, non saprei fare. Inoltre: non devo fare un capolavoro artistico, un libro, non devo vendere né guadagnare niente. E poi di tutto è già stato detto. Sarà più una mia esigenza che altro, se pubblico cose. Lavorate. (la coerenza: non solo è difficile da applicare a sé stessi ma anche da vedere in chi la ha, sempre. ... Lo lascio apposta così "disastrato".) {Peccato. Potevo fare un "articolone"}
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Questo sopra l'avevo scritto tra il 13 e il 14 (Integrata qualcosa dopo). Poi ho visto, per fortuna, anche dei buoni interventi in TV: in "in mezz'ora" di Lucia Annunziata su RAI3, nella seconda parte della trasmissione di domenica 15 novembre, in cui segnalo e invito a cercare sul web vedere l'intervista a Gino Strada di Emergency; Mons. Ernesto Galantino, Segretario Generale CEI; Enrico Letta. A Ballarò, sempre RAI3 altri interventi. E credo e spero in altre trasmissioni altri interventi sensati ci saranno stati. Di certo, in nessuna sarà stato possibile "inquadrare l'intera situazione", come di certo chissà quante persone non hanno visto buone trasmissioni ma solo sentito dei discorsi senza senso (compreso di vari politici italiani, purtroppo).
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Molto altro ci sarebbe da dire, come: lavoro che "cammina" (si sposta di Paese in Paese, se non tra continenti); globalizzazione culturale; e altro. Politiche europee. Una delle ultime, di oggi 18-11-2015: il presidente Juncker dice che i Paesi possono spendere soldi per la lotta al terrorismo sforando i patti ecc. Per le guerre sì, per altro no. Questa è la politica.
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