Se sei un uomo di scienza ed hai bisogno delle "prove provate" per credere a qualcosa e, non credi nell'astratto, che ci possa essere un Dio, allora contraddici il tuo essere scienziato.
Usi la logica, ma senza logica. Non sei nemmeno degno di appartenere a quella categoria di persone.
La scienza, infatti, prima di arrivare "alle 'tue' basi", ovvero le evidenze, quantomeno ripetibili (se non controllabili), dei fatti, parte dal pensiero astratto, dai "sogni di uomini", "illuminati" che, in astratto, pensano a qualcosa, una ipotesi, una probabilità di fatti o, addirittura, di "roba astratta anch'essa" ma che può "essere controllata, replicata; voluta".
Tutta la scienza, e non solo, nasce dal "Libero Pensiero".
Da questo, quindi, ogni cosa "oggi certa" prima avrà avuto il suo percorso, dalla prima intuizione al "punto attuale in cui si trova oggi". _Adesso "ti piace", esiste, è reale; per te._
Credere non può essere scienza, è credere. La Religione, la Fede, non può essere "spiegata" altrimenti non sarebbe Fede ma un'altra cosa. Per non parlare poi, che "la vorresti 'spiegata' " con le attuali logiche. Come se oggi la nostra logica, le nostre conoscenze e tutto quanto, fossero "assolute", fossero "le!". Senza se senza ma. Senza evoluzioni future.
Quegli uomini di scienza che rinnegano, "con assoluta certezza" la "non possibile esistenza di un Dio", rinnegano il loro essere uomini di scienza. Punto.
Per non parlare poi "del linguaggio" "della Fede", delle religioni, che, parla più per metafore che con "concetti evidenti e chiari".
E questa cosa è logica, "logicissima". Basta pensare, infatti, che, ad esempio, la Bibbia fu scritta secoli e secoli fa, certo, con vari rimaneggiamenti ecc., comunque sempre molto prima delle scoperte scientifiche e delle evoluzioni sociali, etiche, e altro ancora. Eppure, tutti gli scritti sacri sono sempre attuali, interpretabili ai giorni nostri. Certo, sempre che "bisogna saperli leggerli", interpretare. E' "per forza" questa cosa. E' "logica"! Immaginate, ad esempio, se gli scritti sacri (per rimanere ad oggi) parlassero di cose attuali: onde radio (base della stragrande maggioranza della moderna comunicazione), ovvero: che in tempo reale possiamo conoscere cosa accade dall'altra parte del mondo, la salute del pianeta terra, l'astronomia [...] le particelle atomiche, ecc, ecc, immaginate cosa ci avrebbero capito gli uomini di allora. E, non possiamo nemmeno escludere, che noi uomini senza Religione )senza gli uomini di religione), ci saremmo mai arrivati alle attuali scoperte. E siamo a "oggi". Ci saranno sicuramente nuove scoperte, nuovi "concetti accertati, quindi scientifici" in futuro, che oggi non solo non "hanno senso" ma nemmeno gli vediamo.
E, ne sono sicuro, i sacri testi, come la Bibbia ad esempio, interpretati bene, saranno sempre attuali; come lo sono oggi.
E che dire poi, sempre agli "scienziati" che escludono categoricamente l'esistenza di un Dio, riguardo a fior fior di scienziati, accreditati e stimati dal "sistema scientifico", che credono in Dio: sarebbero "idioti" anch'essi? Finché denigrano i "popolani" sono anche "compatibili" (nel senso di compassione), ma in questi casi cosa sono?
PS: molto altro c'è da dire. Adesso, anche volendo, non ricordo altro, se non che avevo molto altro da dire. Forse sto perdendo la Fede in me stesso, o forse ne ho sempre avuta poca, non lo so. Di certo è che, essendo circondati da uomini di poca o niente Fede, io stesso "assorbo" ciò che ho intorno: sono uomo, anche io, e in quanto tale sono debole, fallibile.
- Oltre al fatto che, non sono così sicuro di "dare", per il fato di dare. Nel senso: se ci arrivo io perché non ci arrivi tu?
Una spiegazione che mi do è che io "mi impegno","studio","faccio i compiti", guardo la realtà, anche quelle brutte e Vivo il tutto, in me, dentro me. Moltissimi invece "sono superficiali", nel senso che preferiscono vivere sulla superficie delle cosa, senza scendere in profondità; a diversi livelli di profondità. Questo costa fatica. E ché non lo so anche io? Non ne faccio anche io, come tutti del resto? E per "tutti" intendo tutti, in qualsiasi campo o settore dell'umanità: dai poeti agli scienziati, dai filosofi agli ingegneri. Questa è una scelta tua, solo personale. Nessuno può dirti, infatti, come ragionare, come usare la Tua grandiosa dote che hai avendo quel cervellino in testa, che tutti abbiamo, uguale. Facile e comodo è "vivere di rendita", prendere il frutto dei lavori di altri, mentre intanto ci si diverte, ci si gode la vita. (E spesso neanche questi "doni" si vogliono prendere. Forse troppa fatica anche in questo?)
E allora penso spesso io: perché "devo dare"? Perché il frutto dei miei lavori lo devo "regalare" a te? Te che, mentre io lavoravo ti godevi la vita, o, addirittura, rispetto ad un leopardi, Manzoni, Dante, "la vivevi!"?
Magari, anche, mentre prendi questi frutti vuoi, o addirittura pretendi, essere ringraziato. Te!
All'inverso insomma.
Come tutto all'inverso funziona questa società!
E' logica questa. E' "scientifico".
Va be', oggi è Pasqua. Si celebra la rinascita. Speriamo in questa almeno; per me, per noi tutti, per la società nostra e per tutte quelli esistenti al mondo. E che sia una rinascita migliore, ovviamente.
Auguri a tutti.
Usi la logica, ma senza logica. Non sei nemmeno degno di appartenere a quella categoria di persone.
La scienza, infatti, prima di arrivare "alle 'tue' basi", ovvero le evidenze, quantomeno ripetibili (se non controllabili), dei fatti, parte dal pensiero astratto, dai "sogni di uomini", "illuminati" che, in astratto, pensano a qualcosa, una ipotesi, una probabilità di fatti o, addirittura, di "roba astratta anch'essa" ma che può "essere controllata, replicata; voluta".
Tutta la scienza, e non solo, nasce dal "Libero Pensiero".
Da questo, quindi, ogni cosa "oggi certa" prima avrà avuto il suo percorso, dalla prima intuizione al "punto attuale in cui si trova oggi". _Adesso "ti piace", esiste, è reale; per te._
Credere non può essere scienza, è credere. La Religione, la Fede, non può essere "spiegata" altrimenti non sarebbe Fede ma un'altra cosa. Per non parlare poi, che "la vorresti 'spiegata' " con le attuali logiche. Come se oggi la nostra logica, le nostre conoscenze e tutto quanto, fossero "assolute", fossero "le!". Senza se senza ma. Senza evoluzioni future.
Quegli uomini di scienza che rinnegano, "con assoluta certezza" la "non possibile esistenza di un Dio", rinnegano il loro essere uomini di scienza. Punto.
Per non parlare poi "del linguaggio" "della Fede", delle religioni, che, parla più per metafore che con "concetti evidenti e chiari".
E questa cosa è logica, "logicissima". Basta pensare, infatti, che, ad esempio, la Bibbia fu scritta secoli e secoli fa, certo, con vari rimaneggiamenti ecc., comunque sempre molto prima delle scoperte scientifiche e delle evoluzioni sociali, etiche, e altro ancora. Eppure, tutti gli scritti sacri sono sempre attuali, interpretabili ai giorni nostri. Certo, sempre che "bisogna saperli leggerli", interpretare. E' "per forza" questa cosa. E' "logica"! Immaginate, ad esempio, se gli scritti sacri (per rimanere ad oggi) parlassero di cose attuali: onde radio (base della stragrande maggioranza della moderna comunicazione), ovvero: che in tempo reale possiamo conoscere cosa accade dall'altra parte del mondo, la salute del pianeta terra, l'astronomia [...] le particelle atomiche, ecc, ecc, immaginate cosa ci avrebbero capito gli uomini di allora. E, non possiamo nemmeno escludere, che noi uomini senza Religione )senza gli uomini di religione), ci saremmo mai arrivati alle attuali scoperte. E siamo a "oggi". Ci saranno sicuramente nuove scoperte, nuovi "concetti accertati, quindi scientifici" in futuro, che oggi non solo non "hanno senso" ma nemmeno gli vediamo.
E, ne sono sicuro, i sacri testi, come la Bibbia ad esempio, interpretati bene, saranno sempre attuali; come lo sono oggi.
E che dire poi, sempre agli "scienziati" che escludono categoricamente l'esistenza di un Dio, riguardo a fior fior di scienziati, accreditati e stimati dal "sistema scientifico", che credono in Dio: sarebbero "idioti" anch'essi? Finché denigrano i "popolani" sono anche "compatibili" (nel senso di compassione), ma in questi casi cosa sono?
PS: molto altro c'è da dire. Adesso, anche volendo, non ricordo altro, se non che avevo molto altro da dire. Forse sto perdendo la Fede in me stesso, o forse ne ho sempre avuta poca, non lo so. Di certo è che, essendo circondati da uomini di poca o niente Fede, io stesso "assorbo" ciò che ho intorno: sono uomo, anche io, e in quanto tale sono debole, fallibile.
- Oltre al fatto che, non sono così sicuro di "dare", per il fato di dare. Nel senso: se ci arrivo io perché non ci arrivi tu?
Una spiegazione che mi do è che io "mi impegno","studio","faccio i compiti", guardo la realtà, anche quelle brutte e Vivo il tutto, in me, dentro me. Moltissimi invece "sono superficiali", nel senso che preferiscono vivere sulla superficie delle cosa, senza scendere in profondità; a diversi livelli di profondità. Questo costa fatica. E ché non lo so anche io? Non ne faccio anche io, come tutti del resto? E per "tutti" intendo tutti, in qualsiasi campo o settore dell'umanità: dai poeti agli scienziati, dai filosofi agli ingegneri. Questa è una scelta tua, solo personale. Nessuno può dirti, infatti, come ragionare, come usare la Tua grandiosa dote che hai avendo quel cervellino in testa, che tutti abbiamo, uguale. Facile e comodo è "vivere di rendita", prendere il frutto dei lavori di altri, mentre intanto ci si diverte, ci si gode la vita. (E spesso neanche questi "doni" si vogliono prendere. Forse troppa fatica anche in questo?)
E allora penso spesso io: perché "devo dare"? Perché il frutto dei miei lavori lo devo "regalare" a te? Te che, mentre io lavoravo ti godevi la vita, o, addirittura, rispetto ad un leopardi, Manzoni, Dante, "la vivevi!"?
Magari, anche, mentre prendi questi frutti vuoi, o addirittura pretendi, essere ringraziato. Te!
All'inverso insomma.
Come tutto all'inverso funziona questa società!
E' logica questa. E' "scientifico".
Va be', oggi è Pasqua. Si celebra la rinascita. Speriamo in questa almeno; per me, per noi tutti, per la società nostra e per tutte quelli esistenti al mondo. E che sia una rinascita migliore, ovviamente.
Auguri a tutti.
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