Il nostro emerito Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
è arrivato oggi (25/09/2014) a dichiarare la necessità della "riforma della Giustizia", perché, dice, "è lenta e caotica".
Naturalmente (guarda caso) sostiene le riforme dei politici di PD e FI/Pdl, &co., gli stessi che lo hanno voluto (facendogli rinnovare la sua carica) come Presidente della Repubblica.
Ma si è scordato Napolitano che la Giustizia è lenta proprio a causa di quegli stessi politici?
Oppure non l'ha mai saputo? Non credo.
Piuttosto, sembra evidenziare (anche a un bambino) la sua collusione in itinere con la "Banda Berlù".
Berlusconi che, tra l'altro, ricordiamolo, è stato condannato e sta scontando un anno agli arresti domiciliari (tutta questa frase andrebbe virgolettata per intero); ma, essendo in Berluscalia (ex Italia) è
accanto al Premier Renzi e al PdR Napolitano a fare le riforme per l'Italia; quelle che uccideranno ciò che è rimasto dell'Italia...la Giustizia che già è stata ridotta alla cenerentola povera delle istituzioni.
Napolitano, è giusta l'analisi della condizione della Giustizia: lenta e caotica. E' giusto riformarla.
Ma, se permetti, io e milioni di onesti cittadini italiani, ti suggeriamo di chiedere e far fare altre riforme, che aiutino non solo i Giudici ma anche tutti i settori dell'intera macchina, compreso le forze dell'ordine impegnate in prima linea per prevenire e reprimere i reati, arrestare i criminali; fino alle condizioni degli esseri umani nelle carceri: agenti e "persino" i detenuti.
Per il caos di processi, basterebbe riportare la situazione legislativa ad un paio di decenni fa, prima "dell'avvento di B.", con le sue leggi. E per "sue", naturalmente, si intendono anche quelle con nomi "esotici" coma la Fini-Giovanardi, che ha ingolfato la macchina giudiziaria, le carceri, oltre ad aver rovinato vite di giovani e delle loro famiglie, con alcuni di questi che, per colpa di questa legge (criticata da altri Paesi), finiti in carcere (a scuola nel carcere), hanno fatto il loro esordio nel mondo della criminalità.
{[(E già! no? Sappiamo no?...)]}
Giorgio Napolitano
è arrivato oggi (25/09/2014) a dichiarare la necessità della "riforma della Giustizia", perché, dice, "è lenta e caotica".
Naturalmente (guarda caso) sostiene le riforme dei politici di PD e FI/Pdl, &co., gli stessi che lo hanno voluto (facendogli rinnovare la sua carica) come Presidente della Repubblica.
Ma si è scordato Napolitano che la Giustizia è lenta proprio a causa di quegli stessi politici?
Oppure non l'ha mai saputo? Non credo.
Piuttosto, sembra evidenziare (anche a un bambino) la sua collusione in itinere con la "Banda Berlù".
Banda Bassotti al Governo |
Berlusconi che, tra l'altro, ricordiamolo, è stato condannato e sta scontando un anno agli arresti domiciliari (tutta questa frase andrebbe virgolettata per intero); ma, essendo in Berluscalia (ex Italia) è
accanto al Premier Renzi e al PdR Napolitano a fare le riforme per l'Italia; quelle che uccideranno ciò che è rimasto dell'Italia...la Giustizia che già è stata ridotta alla cenerentola povera delle istituzioni.
Napolitano, è giusta l'analisi della condizione della Giustizia: lenta e caotica. E' giusto riformarla.
Ma, se permetti, io e milioni di onesti cittadini italiani, ti suggeriamo di chiedere e far fare altre riforme, che aiutino non solo i Giudici ma anche tutti i settori dell'intera macchina, compreso le forze dell'ordine impegnate in prima linea per prevenire e reprimere i reati, arrestare i criminali; fino alle condizioni degli esseri umani nelle carceri: agenti e "persino" i detenuti.
Napolitano rieletto _ Salute della Democrazia |
Per il caos di processi, basterebbe riportare la situazione legislativa ad un paio di decenni fa, prima "dell'avvento di B.", con le sue leggi. E per "sue", naturalmente, si intendono anche quelle con nomi "esotici" coma la Fini-Giovanardi, che ha ingolfato la macchina giudiziaria, le carceri, oltre ad aver rovinato vite di giovani e delle loro famiglie, con alcuni di questi che, per colpa di questa legge (criticata da altri Paesi), finiti in carcere (a scuola nel carcere), hanno fatto il loro esordio nel mondo della criminalità.
{[(E già! no? Sappiamo no?...)]}
Esclusivo: Napolitano dietro le sbarre |
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